Che si può dire?
Si può dire, forse, che l’Arma dei Carabinieri dovrebbe essere messa sotto seria attenzione dopo che, nel giro di due settimane, quattro agenti diventano il braccio operativo di un ricatto politico e che altri carabinieri hanno, pare, ammazzato di botte un geometra magrolino solo perchè aveva un quadretto di erba e, non è neanche sicuro, mezza striscia di cocaina?
Io vorrei non dirlo, vorrei non dover fare queste domande: perchè già solo il porle significa dubitare. Dubitare che, nel corpo di polizia militare che tra l’altro il mondo ci invidia, nessuno sia disponibile a sfondare la porta di un’abitazione privata e girare un video compromettente a danno di un politico in cambio di denaro, e nessun agente abbia bisogno di sfogare le sue frustrazioni su un povero indifeso. E tutti sappiamo che questo non succede, non succede nella maggioranza dei casi e per quasi tutti gli appartenenti alle fornze dell’ordine; e, comunque, tutti sappiamo che non è possibile non fidarsi delle forze dell’ordine in un paese civile: perchè esse sono il confine fra la barbarie e la civiltà moderna – ammesso che questa vi piaccia. Io le voglio, le forze dell’ordine.
Poi ti ricordi di Genova, ascolti le storie dei tanti picchiati e morti in carcere, e il risultato è che vivi meno sicuro.
C’era Dudley, il Capitano della Polizia di Los Angeles in L.A. Confidential, che non ammetteva ipocrisie: il lavoro di poliziotto comporta l’uso della violenza. Ma lui era il cattivo.