Non si riceve la saggezza, bisogna scoprirla da sé, dopo un tragitto che nessuno può fare per noi, né può risparmiarci, perché essa è una visuale sulle cose.
Marcel Proust [ non c’entra niente, serve a me ]
1) Barack Obama – Joe Biden
Ne hanno parlato tutti, ne parlo pure io. Associandomi coll’opinione generale, perlopiù.
Si fa un gran parlare della giovinezza e della forza di Obama ” in quanto tale “. Ah, il messaggio del cambiamento, l’impatto mediatico, perbacco, è così giovane, buca il video, è una vera rivoluzione…change, change, change. Non lo so, probabilmente è così. A me sembra “soltanto” una persona molto coraggiosa. Un senatore al primo mandato che si candida a presidente degli Stati Uniti. E’ soltanto la dimostrazione che ciò che manca alla sinistra italiana è la valorizzazione del merito, o un pò di concezione liberal, mettiamola così. L’idea che celapuoifaredasolo, a cui gli americani paiono tenere tantissimo. Quando mai uno sbarbatello avrebbe vinto una qualsiasi cosa, qua da noi?
E poi, questa retorica del cambiamento. Mi rendo conto che , visti dieci anni di governo di destra in america, sia la parola magica, più immediata, diciamolo : la più giusta.
La mia professoressa di italiano diceva che la retorica è la morte del retore.
Ma noi siamo gggiovani de sinistra e votiamo fortissimamente Obama comunque, perchè ce piace. E ci piace anche Joe Biden. L’ho sentito parlare, sembra uno che picchia duro.
Obiezione che tutti fanno a questo punto. Scegliere un vice anziano, esperto, bia nco, vuol dire ammettere che Barack Obama è giovane, schiappa, nero.
Ma Barack Obama è una giovane schiappa nera. E’ per questo che ci piace.
2) John McCain – Sarah Palin
Ovvero il tocco folk dove non te lo aspetti. Prendi un vecchio reduce di guerra un pò fascio, che in patria si è dato alla produzione delle patatine ( supponiamo, o almeno è divertente dirlo ) diventando ricco. Metti che ha settantadue anni e vince le primarie repubblicane e si candida alla casa bianca. Metti che ha bisogno di un vice.
Sceglie una moltocarina moltogiovane moltoarrabbiata moltotosta moltodonna Governatrice di uno stato fichissimo ( ehi, ora prova a dirmi che non vorresti andare in Alaska almeno una volta nella vita ).
Sarah Palin, quarantaquattro anni, governatrice dello stato dell’Alaska. Il papà la svegliava alle tre di notte per andare a caccia di alci. Mangia hamburger di alce. Corre i diecimila metri maratona.
Finalista a miss Alaska. Incorruttibile terrore dei lobbisti.
Bigotta del tipo che ” riuniamoci in preghiera prima di fare le gare di atletica ” – capo della squadra cristiana di atleti del suo liceo.
Cinque figli, un figlio partente in guerra, un figlio down. Sposata con un Eschimese.
1) Come dice il mio amico di ForzItalia, nonchè Zoro in uno dei suoi video, la gnocca è a destra.
2) Come dice Maria Laura Rodotà, è un invito a un buffet ” mangia tutto quello che puoi mangiare, paghiamo noi ” per i sostenitori delusi di Hillary; quelli che usano come motto lo slogan, dal significato oscuro, ” l’unità del partito Democratico sbattitela al culo ”
3) Come dice la prof di Filosofia nell’altra stanza , che grande paese l’America.