Due-tre persone stanno per attaccarsi al cavolo.
La prima persona è il PD. Dopo lungo rimuginare, sul caso Villari prendo posizione insieme a quelli di ” hai voluto la bicicletta e mo pedala ” : in effetti è ridicolo vedere l’articolo sui retroscena di bottega di Riccardo Villari sull’Unità, articolo che dovrebbe servire a buttare fango addosso al suddetto mostrando all’opinione pubblica che soggetto disgustoso sia. Il problema, se quello è un soggetto disgustoso, è perchè è stato candidato : ma sto ripetendo cose che altri hanno già detto e a cui rimando.
Edit : e infatti. Ora lo espelleranno, quindi si afferma il principio per cui se si disobbedisce al Partito si è fuori ( il che è pure pensabile ) mentre se si affermano cose incompatibili con il mondo moderno, no. Anche qui, cose già dette da altri. E comunque, Villari si, e Latorre, quello che chiaccherava con Consorte e Ricucci per conto di D’Alema, quello di ” Fassino è un cretino “, quello che suggerisce all’opposizione le frasi per attaccare gli alleati del suo partito, no.
Mi sta personalmente antipatico, lo ammetto.
Edit 2 : fra l’altro, è proprio stupido. Ma ti pare che fai un pizzino per l’opposizione e lo lasci negli studi di La7, cosi ti fai pure sputtanare? Ma di complottisti e viscidi intelligenti, non ce n’erano?
I secondi coltivatori di cavoli sono quelli che hanno fatto ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per il caso di Eluana Englaro. La Cassazione ha parlato, e loro lamentano che un diritto dell’uomo approvato in sede europea è stato violato.
Ora, mi sono messo pure a spulciare un pò di giurisprudenza, poi mi è venuto in mente che manco serviva. In Europa leggi che disciplinano Eutanasia e/o Testamento Biologico ci sono in Belgio, Danimarca, Germania, Lussemburgo, Olanda, Svezia . E non da ieri.
La Corte è attiva dal 1950 e non è che fino adesso ha sentenziato su quali colori di farfalle si potevano collezionare e quali no. Tanto è vero che la corte ha messo in discussione il ricorso con procedimento ordinario, e non di urgenza, segno distintivo che quantomeno per loro è ordinaria amministrazione.