Quanto inutile casino

Ci sono due piani nell’affaire Bertolaso che si sta sviluppando in questi giorni. Due livelli, due ordini di gravità, che corrispondono ai due piani gerarchici all’interno del dipartimento della Protezione Civile.

In alto c’è il nume Bertolaso, l’uomo che tutto può, che gestisce tre emergenze contemporaneamente, i terremotati de l’Aquila, i rifiuti di Palermo e Napoli, il fango di Messina; e poi ci sono i suoi diretti sottoposti, quelli che, sentito il terremoto alle tre e mezzo di notte, scoppiano a ridere pregustando succosi affari.

Fra i due livelli, basandoci sulle notizie uscite, non sembra esserci un fortissimo legame criminale, tale da giustificare, nel prossimo futuro, una condanna a carico dell’attuale Sottosegretario. La ragione per cui Bertolaso è stato iscritto nel registro degli indagati risponde più alla logica del ‘non poteva non sapere’ che ad evidenze puntuali e processualmente rilevanti. Di Bertolaso “si parla”, “viene menzionato”, “è uno degli interlocutori”, “incontra”, e, per finire e chiarire il punto, “gli inquirenti ritengono abbia una certa fondatezza il supporre”. E’ un po’ pochino. 🙂

Per quanto riguarda i favori sessuali poi, che gli inquirenti definiscono “certi”, non sono certi manco per niente: magari Bertolaso andava veramente a fare fisioterapia. E comunque non sarebbero reato; e comunque, pure se fossero stati erogati a scopo di corruzione, bisognerebbe verificare se poi il favore eventualmente promesso fosse stato illecitamente prestato: eccetera.

Probabilmente diversa la situazione dei suoi diretti sottoposti: sembra che effettivamente qualcosa che non vada nei comportamenti di Balducci ci sia, ma questo lo accerterà la magistratura e non è l’argomento di cui trattiamo.

L’episodio ci da però la possibilità di riflettere su una cosa, e sottolinearla mi preme. Berlusconi oggi ha dichiarato, in sintesi, che se uno è un grande servitore del paese, e fa il cento percento di azioni meritevoli, pure se si scopre che per una volta ha fatto un piccolo errore, non deve essere un dramma.

Il nostro premier intende che i magistrati si dovrebbero astenere dal mettere sotto inchiesta questi grandi servitori del paese, che dovrebbero rimanere protetti da un aura di intangibilità mistico-sacrale, e sbaglia. Il concetto però resta: un avviso di garanzia deve smettere di essere un dramma. Il magistrato, in nome dello Stato, ha il diritto di indagare su tutti i soggetti che ritiene opportuni per il suo lavoro, e l’essere sotto inchiesta da parte della Magistratura non conduce, di per se, a nessun effetto pregiudizievole. Quando scatta il rinvio a giudizio, già è diverso; quando la condanna in primo grado, già è diverso. Ma l’avviso di garanzia è, appunto, una garanzia dell’imputato, messo a conoscenza del fatto che è sotto osservazione. E male non fare, paura non avere: dunque, perché tutto questo inutile frastuono? Bertolaso, se non saltano fuori altri elementi a suo carico, sarà probabilmente liberato da questo incidente giudiziario. Siamo al paradosso di utilizzare un innocuo avviso di garanzia, peraltro poco solido, per scatenare un ennesimo putiferio contro la Magistratura.

4 Risposte to “Quanto inutile casino”


  1. 1 Pernacchia 12 febbraio 2010 alle 11:18 am

    Scusa Tommaso, lo sai che oltre ad essere un mangia bambini, sono garantista fino al midollo, per me fino a quando non c’è il rinvio a giudizio ste cose neanche si dovrebbero sapere…ma una cosa è certa, da un punto di vista giuridico, sotolineo giuridico, e politico, il sottosegretario Bertolaso, mediante l’approvazione di decreti legge nati giustame per le emergenze ha aggirato delle norme che nulla avevano a che vedere con le emergenze. E poi, scusa, ti pago 20 mila eruo al mesi ma voglio che tu ti assuma anche delle responsabilità politiche di quello che succede ai tuoi sottoposto. Infatti lui, coerentemente, o alemno formalemnte, ha rassegnato le dimissioni, è che come al solito Berluscono non sa nemmeno cosa sono. E le ha respinte. Il dato fondamentale è questo. Un soggetto che guida una struttura come quella, che mi chiedo perchè sia un sottosegretariato della Presidenza del Consiglio (in vista di diventare Ministro) e non sia invece un dipartimento del Ministero degli interni, gli dicono che la tramutano in S.p.a ma non ti si drizzano i capelli? Che, da organo di emergenza diventa struttura regolare, ma non ti sorge il dubbio che qualche cosa non va? é come se da domani a risolvere i sinistri stradali ci mandiamo i Nocs. Ma quale paese può adottare una struttura così speciale per l’amministrazione corrente? Poi ovvio, quelli erano abituati a dare le bottigliette al giubileo, ora si trovano a gestire miliardi di euro….bo

  2. 2 Tc 12 febbraio 2010 alle 11:21 am

    Certo Marco, non faccio accenno al regime di “emergenza obbligatoria” della Protezione Civile, alla scandalosa inutilità della SpA e alla inutile e scandalosa impunità prevista per Bertolaso nel decreto, solo perchè non è quello l’argomento. Sono ovviamente d’accordissimo con te.

  3. 3 Marco71 12 febbraio 2010 alle 2:33 PM

    Secondo te questa logica del “non poteva non sapere” non è un po’ troppo poco per iscrivere sul registro degli indagati una persona ? Con la logica della sola supposizione si può indagare chiunque.

  4. 4 Alessio 19 febbraio 2010 alle 2:28 PM

    sento parlare del fatto che poteva non sapere come se si stesse parlando che il papà non può non sapere se è stato il figlio a mangiare tutta la nutella…
    io credo che chi vende gare d’appalto sia abbastanza scaltro da nascondere bene le cose a chi le controlla…
    certo è che “se caghi sulla neve e poi la copri con altra neve, quando la neve si scioglie la merda viene sempre fuori”… T. Milian

    poi perdonatemi se vi faccio notare una cosa che voi senz’altro non avete preso minimamente in considerazione… esiste una classe di lavoratori, tale i costruttori, che ahimè non sono tutti sullo stesso piano. e che normalmente non tutti riescono ad edificare nella normalità dei casi perchè purtroppo ci sono giri di potere che non permettono alla edil tal de’ tali di costruire tutto quello che vuole, anche considerato il fatto che nel nostro paese le aree edificabili stanno scomparendo o restano poco accessibili e che è quasi impossibile, contrariamente all’america per esempio, sfasciare palazzi brutti per costruirne di nuovi e più moderni. perchè dico questo: lo dico perchè vuoi o non vuoi in una situazione di disastro quale un terremoto viene magicamente lasciato libero accesso a tutti i costruttori di riedificare laddove necessario, a volte i soldi ce li rimettono ma ne guadagnano in pubblicità. e questo permette di crescere anche al piccolo, quindi si viene a creare un problema di sovraffollamento in cui i più piccoli sono disposti anche a pagare per poter lavorare… è giusto o no così lavorano e crescono anche le piccole imprese edilizie

    giusto per fare un appunto non dico che sia giusto, anzi, ma rompere i contratti ora peggiorerebbe, secondo me, quelle piccole imprese che hanno dovuto far sacrifici economici in tempo di crisi economica e di settore. per me anche questo deve essere messo sul piatto della bilancia.


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