stillicidio

(paradossalmente) Anche questa storia delle dimissioni di Veltroni riuscirà a farci perdere voti, consensi e simpatia. Io, per esempio, non ne posso già più.

La scenetta non è : entusiasmante, coinvolgente, sensazionale, commovente, interessante. E non sarà: gravida di preziose conseguenze, occasione per un ripensamento, squarcio del velo di Maja, aprire gli occhi sulla realtà. Rimpiangeremo Veltroni; con la patacca che preparano, la transizione che ci aspetta, almeno con Veltroni avevamo qualcuno con cui prendercela. Che te la vuoi prende’ con Franceschini? Ma dai, è come sparare sulla Croce Rossa. Non l’hai votato alle primarie, e poi si sa che è una soluzione di ripiego, che hai da criticare, è pure giusto.

Sabato eleggeranno questo nuovo segretario pecetta – oppure indiranno il congresso, il che sarebbe peggio! Peggio! Sarebbe una gran fanfara mediatica, fatto di corsa per avere un segretario operativo prima delle europee, ovvero prima di Maggio. Una pagliacciata, congresso a mozione unica o cose del genere; e poi Bersani ha già detto che lui intende entrare in carica dopo le europee, così almeno non se ne prende la colpa (che caro ragazzo). No, no, gente, evitate: andiamo dritti come un treno verso il muro delle europee, facciamo esplodere la bomba e poi vediamo che rimane.

Anzi facciamo una cosa: non parliamo proprio piu di niente fino a giugno. Facciamo diventare i circoli dei caffè letterari o delle sale di reading di poesie per nonnette sferruzzanti, mettiamoci a fare il thè. Recensiamo videogiochi sui siti e blog d’area. Giochiamo a pallone fra circoli. Tanto, che vuoi fare oramai.